Accade sovente, a chi si occupa di riproduzioni d'arte di libri antichi, (come chi scrive) , di dover recuperare parti andate perdute sia di dipinti che di fotografie, sfruttando la tecnologia digitale d’acquisizione e di ritocco dell’immagine che diviene di grande aiuto.
Appassionato del telo sindonico, considerandolo il primo negativo conosciuto della storia, ho cercato di applicare la mia esperienza al fine di recuperare il volto celato, facendo attenzione a non inserire innovazione alcuna all’immagine se non quello che se ne deduce dalle parti esistenti (ad eccezione della ricostruzione del volto).
Nella lista delle immagini che trovate nella foto gallery la prima naturalmente è la digitalizzazione dell’immagine originale effettuata da una stampa fotografica da un negativo analogico, per intendersi da un fotocolor alla massima risoluzione ottica dello scanner 1200 dpi.
L’immagine scansionata non è perfettamente calibrata con l'originale telo sindonico essendo la scansione di una fotografia analogica, ma le caratteristiche e il dettaglio ricavabili sono sufficienti ad osservare quello che comunemente non si trova sui giornali o riviste, inoltre le caratteristiche acromatiche dell’immagine della sindone per questo aspetto visivo non richiedono particolare precisione colorimetrica dell’immagine che risulta essere praticamente in sfumature di grigi.